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Cavigliera in argento con quarzo citrino, ametista e topazio

118,00

Disponibilità: disponibile

Cavigliera con inserti e chiusura in argento rodiato 925% (5,98 gr), con quarzo citrino (taglio briolet a goccia), ametista (taglio briolet a goccia) e topazio (taglio briolet a goccia).

Pezzo unico totalmente realizzato a mano.

Dimensione: 255 mm

Descrizione

Cavigliera in argento assemblata al banchetto. E’ stata fatta una piccola fusione d’argento alla forgia, portata alla trafila manuale e tirato un filo da 0,40 mm; sono stati rifiniti gli elementi decorativi con carte abrasive (dalla grana più grossa alla grana più fine) e portati a lucidare, prima con spazzola in crine e pasta gialla (a velocità minima per togliere gli ultimi graffi rimasti e a velocità massima per rifinire il tutto) ed in seguito con spazzola in cotone morbido e rossetto d’ossido di ferro (sia a velocità minima che a velocità massima). Una volta lucidati sono stati lavati con acqua calda e sapone per gioielli (nell’ultrasuoni, macchinario che con scariche di ultrasuoni lava accuratamente), fatti asciugare ricoprendoli con della sabbia specifica e sottoposti a diamantatura. Infine la cavigliera è stata assemblata, bloccando alla catenina d’argento, sia gli elementi decorativi (tramite delle maglie) che le pietre (ammagliando i fili preparati precedentemente). Per concludere è stata rifinita con i gommini (per togliere possibili imperfezioni) e sottoposta a rodiatura (bagno galvanico).

Cavigliera in argento con pietre preziose per cristalloterapia

La lunga esperienza da artigiano orafo mi induce a pensare che l’elemento fondante di un gioiello con pietra è la pietra stessa, cioè bisogna che si parta sempre da questa per concepire e realizzare la struttura che la conterrà! Tempo fa trovai delle pietre in un cassetto della bottega, le avevo messe lì prevedendo di usarle e poi le avevo dimenticate. Studiando bene le pietre preziose mi accorsi che erano davvero belle e decisi di usarle per realizzare un gioiello che fino ad allora non mi era mai capitato di fare, ossia una cavigliera in argento.

La cavigliera, simile ad un bracciale ma di grandezza maggiore, nasce nel medio oriente come monile indossato alla caviglia (da qui il nome) dalle ballerine di danza del ventre, con lo scopo di riprodurre un suono dolce che accompagnasse i movimenti della ballerina e creasse una sorta di base musicale. A partire dagli anni ‘60 la cavigliera diventa una moda comune, svincolandosi dalla danza del ventre; si diffonde come accessorio femminile che ha lo scopo di esaltare l’abbronzatura di gambe e piedi o semplicemente come accessorio estetico da sfoggiare durante la stagione estiva.
In questa cavigliera in argento, l’accostamento delle gemme topazio, ametista e quarzo citrino non deriva da un mio capriccio o dal caso ma da alcuni aspetti che in oreficeria e in cristalloterapia sono importanti; ad esempio, il celeste per il topazio, il viola per l’ametista e il giallo per il quarzo citrino sono colori che insieme non stonano, anzi si completano a vicenda. Le tre pietre così accostate al corpo, hanno grandi proprietà terapeutiche che agiscono sui chakra. L’idea, invece, di alternarle per dare loro una colorazione da decrescente (viola, celeste giallo) a crescente (giallo, celeste viola) è stata pensata per dare alla cavigliera un aspetto più dinamico. Inoltre, ho inserito degli inserti in argento a scopo ornamentale per evitare che il gioiello si presentasse un po’ privo di contenuti, vista la sola presenza delle pietre, o eccessivamente pesante per la presenza di, quelli che generalmente considero, “fronzoli inutili”.

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