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Orecchini ambra e argento artigianali

29,0039,00

Disponibilità: 5 disponibile
  • Orecchini con catenina in argento 925% (0,60 gr), chips di ambra. Misura: 20×36 mm.
  • Orecchini con catenina in argento 925% (0,60 gr), ambra. Misura: Ø 11 mm
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Descrizione

Orecchini ambra e argento assemblati al banchetto. Nel primo paio sono partito da ami semilavorati d’argento; sono stati rifiniti con carte abrasive (dalla grana più grossa alla grana più fine) e lucidati, prima con la spazzola in crine e la pasta gialla (sia a velocità minima per togliere gli ultimi graffi rimasti che a velocità massima per rifinire) ed in seguito con la spazzola in cotone morbido ed il rossetto d’ossido di ferro (sia a velocità minima che a velocità massima). Una volta lucidati sono stati lavati con acqua calda e sapone per gioielli (nell’ultrasuoni, macchinario che con scariche di ultrasuoni lava accuratamente l’oggetto) e fatti asciugare ricoprendoli con sabbia specifica. Nel secondo paio di orecchini sono partito da una catenina d’argento; una volta tagliata in segmenti vi è stata saldata una maglia; messi in acido, una volta usciti, tramite la maglia sono stati inseriti nell’amo (semilavorato d’argento). Inserite le ambre, sono stati rifiniti con gommini (per togliere eventuali asperità) e lucidati al banchetto.

Orecchini ambra e argento ispirati al mito di Fetonte

Dopo aver energizzato collo e polsi non restavano che le orecchie; elementi d’ornamento antichissimi, gli orecchini rappresentano, a tutt’oggi, gioielli irrinunciabili, qualunque sia il tipo di moda, o la tendenza, che la donna segue. Adornarsi con l’ambra, poi, non solo ha valenze estetiche ma anche energizzanti e salutistiche per corpo e mente.
L’ambra pare sia stata la prima “formazione naturale” preziosa della storia. Nelle culture antiche era considerata sacra perché, a differenza di tutte le altre formazioni simili, al tocco risultava calda, tant’è che pensavano possedesse vita propria. Nella Grecia antica, per la stessa ragione (dovuta alla sua proprietà di elettrizzarsi per strofinio), veniva chiamata elektron, da qui il termine moderno “elettricità”; nonostante, poi, l’ellenica terra fosse sprovvista di depositi di ambra, fino ad oggi sono stati rinvenuti numerosi monili, a favore dell’ipotesi secondo la quale la preziosa resina sarebbe stata portata dai Dori del Nord Europa a seguito dell’invasione. Nella stessa mitologia ne troviamo traccia nel mito di Fetonte; costui convinse Helios a fargli guidare il carro del sole per un giorno; nonostante tutte le raccomandazioni, guidò troppo vicino alla terra e fece scoppiare un grosso incendio; Giove, a quel punto, per salvare la terra, dal cielo colpì Fetonte utilizzando i suoi fulmini; le sorelle di Fetonte vennero trasformate in pioppi sulle rive di un fiume e destinate a piangere in eterno lacrime che cadendo si trasformano in gocce di ambra.
Per gli scienziati l’ambra rappresenta, quella che loro stessi definiscono, una “finestra sul tempo”; infatti lo studio che possono fare sugli insetti o sui svariati elementi fossilizzati ed inseriti in essa, gli consente di capire sempre qualcosa in più sulla fasi primordiali di questo pianeta; grazie all’ambra i paleontologi hanno potuto identificare più di 1000 specie di insetti, oggi estinti ma che ora sappiamo essere appartenuti alla storia.

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