Home | , | Ciondolo in argento con cordella cerata, opale e onice nero

Ciondolo in argento con cordella cerata, opale e onice nero

108,00

Disponibilità: 5 disponibile

Ciondolo ovale, chiusura e capicorda in argento 925% (9 gr), cordella cerata, opale di fuoco (taglio salomite) e onice nero (taglio salomite).

Laccio: 470 mm

Ciondolo ovale: 28x46x2 mm

5 disponibili

Descrizione

Il ciondolo con onice nero, argento e opale è stato prototipato a mano al banchetto. E’ stata eseguita una fusione d’argento alla forgia, poi passata al laminatoio e resa una lastrina; è stata tracciata la circonferenza dell’ovale e con l’aiuto di un seghetto è stata ritagliata; con l’aiuto di una bottoniera è stata conferita la forma concava all’ovale ed è stata saldata una maglia dietro (per far passare la catenina). Con l’aiuto di lime e carte abrasive (dalla più grossa alla più fine) il pezzo è stato rifinito fino ad avere l’effetto specchio, quindi con la fresa a punta fina sono stati fatti tre fori in alto e tre fori in basso; sono state infilate le pietre nei fili d’argento da 0,40 mm; questi, una volta fatti passare dai fori, sono stati fermati al ciondolo con la microfiamma. E’ stato passato tutto alla lucidatrice, prima con spazzola in crine e pasta gialla e dopo con spazzola in cotone morbido e rossetto, a velocità minima (per togliere gli ultimi graffi rimasti) e poi a velocità massima (per rifinire il tutto). Una volta lucidato il ciondolo è stato lavato con acqua calda e sapone per gioielli (nell’ultrasuoni, macchinario che con scariche di ultrasuoni lava accuratamente l’oggetto) e fatto asciugare immergendolo nella sabbia specifica. Per concludere è stato assemblato con cordella cerata nera e chiusura d’argento.

Ciondolo a specchio con onice nero e opale

Creare un gioco di luci, colori e riflessi incorniciati da forme specifiche. Questo era il mio obiettivo quando ho iniziato a lavorare sui ciondoli di questa collezione e spero di esservi riuscito.
Il fascino che emana tutto ciò che è provvisto di luce è innegabile. Fin da piccoli siamo attratti dai luccichii e da tutto ciò che brilla, e anche se crescendo perdiamo in parte la capacità di stupircene, restiamo legati ed ammaliati dalla luce per tutta la vita. Impossibile, infatti, restare indifferenti di fronte ai riflessi arancioni del sole cadente sulla superficie levigata o increspata del mare al tramonto, o davanti ad un solo spicchio di sole che fa capolino dietro ad un ammasso di nuvole minacciose in un giorno di pioggia. Quanto ci rallegrano le lucette natalizie che si accendono e si spengono nelle fredde notti invernali, anche se cerchiamo di dissimulare quello che riteniamo un retaggio dell’infanzia? Medesima cosa vale per i colori, se il mondo che vivessimo fosse in bianco e nero non sarebbe certo la stessa cosa. Quando nasciamo e apriamo gli occhi per la prima volta, nonostante la confusione sia prevalentemente in bianco e nero, siamo già in grado di percepire la tonalità cromatica rossa e nel giro di poche settimane iniziamo a distinguere prima il verde, poi il blu ed il giallo e a riconoscere forme e profondità. A sei mesi i nostri organi percettivi raggiungono la perfezione e arriviamo a vedere il mondo come un adulto (anche se non lo capiamo!). C’è poi da dire che i colori agiscono, non solo sul nostro apparato visivo ma, anche, sulle nostre emozioni e sul nostro vissuto. Da questo assunto nasce la cromoterapia, ossia quella branca della medicina alternativa, non scientifica e non riconosciuta, che dichiara di usare i colori come terapia per curare alcune malattie, in quanto aiuterebbero il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio.
A differenza del mio primo ciondolo con ametista di questa collezione, questo ha una forma ovoidale. Con esso intendevo, infatti, realizzare un ciondolo con una superficie più ampia in altezza, ugualmente concava e lucidata a specchio, per dare alle pietre la possibilità di vedere riflessi maggiormente i loro stupendi colori.

Tags: ,